Bel tipo, Emiko Davies.
Babbo australiano e mamma giapponese, ha vissuto per molti anni in giro per il mondo, dalla Cina agli Stati Uniti, passando per Firenze, per poi diventare mia concittadina qui a San Miniato.
Fa la fotografa ed è autrice di bellissimi libri di cucina che raccontano la tradizione culinaria del Bel Paese.
Emiko, come me, ama le ricette un po’ datate, le cose un po’ passè che ti riempiono il cuore di gioia – come la cucina italiana che, dice “È più o meno la stessa da centinaia di anni”.

Tra i suoi libri “Florentine”, “Acquacotta”, “Tortellini at Midnight”, “Cinnamon and Salt”, “Gohan”, ce n’è uno dal sapore davvero zuccherino: “Torta della Nonna” (Hardie Grant Books).
Una raccolta spensierata ma precisa, un volume che si concentra sulle ricette dei migliori dolci della tradizione italiana.

Per festeggiare l’uscita del libro Emiko ha deciso di imprimere su carta alcuni dei suoi dolci italiani preferiti. Lavorare con Emiko è entusiasmante.

La sua passione per la cucina è senza confini. Ci siamo divertite a scegliere i caratteri, miscelare gli inchiostri. Ce la siamo immaginata fin dal primo istante, come una nuova ricetta da seguire…alla lettera!

Ed è nata quindi una piccola stampa, fatta con pochi grammi di inchiostri miscelati a mano, una manciata di caratteri mobili di legno e piombo, un pizzico di carta e creatività qb (che non è mai né troppa né abbastanza). Personalmente non sono molto brava nella preparazione dei dolci…

La cucina è un’esperienza che di rado può essere ancorata a un posto solo.
Certo, esistono le radici di un piatto, di una ricetta – ma poi viaggia, si sposta, si evolve e diventa qualcosa di completamente diverso.
Magari assaggi un piatto buonissimo durante un viaggio e poi provi a ripeterlo anche quando torni a casa e – voilà – adesso appartiene alla tua esperienza e fa parte del tuo ricettario più o meno forever.

Questo non vuol dire che una ricetta non sia un’accurata fotografia sociologica del luogo in cui è nata, ma diciamo che si presta bene all’interpretazione.
Questo Emiko lo sa bene e le sue ricette ce ne parlano a pieni polmoni.
Australia, Giappone, Cina, America e Italia: la sua esperienza con le cucine del mondo mescola influenze e modi di vivere (quindi mangiare) diversissimi, presentandosi però – in primis – come un omaggio rispettoso alla cultura culinaria protagonista di questa o quella ricetta.

Questa è stata una collaborazione super divertente proprio perché mi ha messa davanti ai miei amati caratteri come se fossero ingredienti.
Ne ho usati tanti, tutti diversi – ma uniti dal solito profilo giocoso che spesso si incontra nelle cucine di chi ama il proprio lavoro: “Ma quello ci sta con quello?” Si, ci sta, aggiungi pure.
Il risultato? Una composizione pazza, divertente – ma il cui sapore, a guardarlo, è dolce come la torta della nonna.

Il formato è 15×20 cm, la carta è una Materica gesso 180 gr. I caratteri provengono da tipografie sparse su e giù per l’Italia.

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