Terzilia Toscani, mia nonna, classe 1914, si è sempre chiesta che lavoro facessi. “Nonna, faccio la grafica”. Alzava la testa dal Sesto Caio Baccelli (il lunario, sempre presente in casa Vincenti, necessario per stabilire i giorni di semina nei campi) e con sguardo perplesso mi chiedeva ancora: “…e sicché?”.

Seguivano spiegazioni tipo “disegno le pubblicità”. Lei sorrideva, si leccava l’indice e continuava a scorrere le pagine. Era un po’ come quella scena del Ciclone, quando tutti si radunano in cucina con i mestoli per aria, cercando di far funzionare la tv. “Fermo Babbo co’ ì capo tu fa’ massa”.
Uguale uguale.

Cara nonna, oggi ti direi che faccio la tipografa e che sto per “entrare” in un posto magnifico chiamato Tipoteca Italiana.

Come ci sono entrata? Ho fatto un bel viaggio nel passato.
Ho cercato e trovato dei cassetti per metterci dentro i miei nuovi vecchi sogni. All’occorrenza li tiro fuori e me li vivo tutti. Uno per uno. Anzi, venticinque per venticinque.
Tipoteca Italiana è un punto di riferimento per la tipografia, anche fuori dai confini nazionali: un archivio immenso di caratteri e macchine da stampa. Una collezione di significativo valore storico, non ancora del tutto catalogata,
fonte di ispirazione per studiosi e appassionati.

COS’È TIPOTECA:

In primis, Tipoteca è un posto da sogno. Per tutti i grafici, i tipografi e chiunque si occupi di comunicazione visiva, Tipoteca mette a disposizione uno spazio interdisciplinare unico: museo, archivio, biblioteca, stamperia, galleria e auditorium – tutti dedicati interamente alla scoperta e alla sperimentazione dell’arte tipografica.

Il dialogo tra passato e contemporaneità è un dettaglio centrale del mio lavoro: traslare 500 anni di storia della stampa del 21mo secolo è un gran bel lavoro (non te lo nascondo) ma Tipoteca ci aiuta tramite l’organizzazione di visite, laboratori, mostre temporanee e incontri.

Negli spazi della Fondazione si possono studiare da vicino torchi, presse, macchine e stampati, con uno spazio dedicato all’estesissima collezione di caratteri e matrici.
Uno spazio unico, pieno di risorse preziosissime per tutti quelli che – come me – perdono la testa per la storia della comunicazione.

Come “regalo”, Tipoteca ha chiesto a 25 designer e tipografi (italiani e stranieri), di progettare un manifesto per il suo compleanno. È nato così il progetto Tipoteca 25×25.
Una di quei designer e tipografi, sono io.
Un onore VERO.
E – ciliegina sulla torta – i poster sono stati esposti in una esibizione estiva nella Galleria di Tipoteca dal 21 giugno al 31 ottobre 2020.

Blu notte, azzurro e arancio fluo. Un modo diverso e creativo per interpretare l’alfabeto, ispirato al gioco, proprio come un tetris tipografico.

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