La Tipografia artigianale non è solo creatività e non è solo tecnica. Ho sempre pensato che lavorare con le parole fosse una responsabilità che va ben al di là del visibile.
Sarà per il fatto che qui in atelier, le lettere si toccano, l’alfabeto prende davvero forma. Tutto ha un peso.
E a cosa servono le parole se non per esprimersi?

Mi capita spesso di sentire il bisogno di mettere l’arte tipografica a servizio di qualcosa di più grande. Lo faccio con i mezzi e le modalità che ho a disposizione. Carta, caratteri e inchiostro sono i miei alleati migliori. E lo sono anche per le migliaia di Donne che in Iran hanno scelto di ribellarsi, rischiando la propria vita. Così è nato il poster “Donna, Vita, Libertà”.

“Solo quando l’ultimo prigioniero di coscienza sarà liberato, quando l’ultima camera di tortura verrà chiusa, quando la Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite sarà realtà per le persone di tutto il mondo, allora il nostro lavoro sarà finito”. Peter Benenson, Fondatore di Amnesty International

Arresti, violenze, torture, morti. Questo è ciò che sta accadendo alle donne in Iran.

DONNA, VITA, LIBERTÀ

Qua in Occidente abbiamo probabilmente sentito lo slogan “Donna, vita, libertà” per la prima volta nell’autunno del 2022, a seguito delle proteste per la morte di Mahsa Amini, in Iran.

Ma queste tre parole furono già protagoniste del movimento di liberazione curdo, utilizzato come mezzo per le proteste anti-capitaliste e anti-patriarcali dell’Unità della Protezione delle Donne contro lo Stato Islamico (ISIS). Ma è nel 2022 che lo slogan torna (letteralmente) in prima pagina, forte e chiaro. Dapprima scandito ai funerali di Amini, il 21 settembre “Donna, vita, libertà” fu utilizzato dagli studenti all’Università di Teheran nelle manifestazioni e proteste scoppiate in tutto il Paese nei giorni successivi.

Sono una donna e sono una tipografa: sarebbe stato cieco, da parte mia, non permettere anche alla mia fedele pressa di gridare “Donna, vita, libertà” insieme alle voci della gioventù iraniana.

Nell’autunno 2022, oltre 20.000 persone sono state arrestate e sottoposte a torture anche per ottenere “confessioni” utilizzate come prove nel corso dei processi. (Fonte Amnesty International Italia). Davanti a tanta atrocità non si può tacere. La popolazione iraniana non può essere lasciata sola a combattere queste ingiustizie e ogni aiuto è valido nella lotta a quest’oppressione dei diritti umani.

Come sempre, tiratura limitata. Ne esistono 65 esemplari, inchiostrati e stampati manualmente con tirabozze tipografico, su carta cotone fatta a mano dal Museo della Carta di Mele (GE).

Formato 35×50 cm, stampato su carta gialla fluorescente. I caratteri di legno utilizzati provengono da una tipografia di Firenze.

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