Durante uno dei miei primi viaggi in solitaria in Sardegna, ho incontrato Andrea Melis, uno che, a suo dire, bazzica la poesia (troppo modesto per definirsi poeta).
Certi incontri non avvengono mai per caso. Negli ultimi anni ho conosciuto alcune persone che hanno cambiato totalmente il mio modo di vedere la vita. Ognuna di queste persone è legata indissolubilmente al mare. Non può essere un caso.

Le sue parole ed i miei caratteri sono calamite. Sono versi che migrano, attraversano il mare e arrivano fin qui in tipografia in modo molto naturale. Quando bussano alla porta li lascio entrare. Mi travolgono. Sempre. E le mie mani, spesso, iniziano a comporre iniziano a comporre subito per paura di perdere quella sensazione di stupore e immedesimazione che voglio trasmettervi.

IL MARE MEZZO PIENO
Il mare mezzo pieno mi è arrivato all’improvviso, tramite un messaggio su Whatsapp, a pochi giorni dal rientro a casa. “…è tua, fanne ciò che vuoi”.

La tipografia è un posto di scambi, di sperimentazione e – a volte – di poesia sconfinata.
Questo è particolarmente vero di questa composizione tipografica: una lettera aperta, una lettera d’amore per il mare. Le parole di Andrea Melis sono versi che migrano, attraversano le onde e arrivano qui in tipografia in modo naturale. Due passaggi di stampa, due colori e 151 minuscole stelle posizionate pazientemente a mano, per una Limited Edition di 100 copie.

NOI SIAMO SOGNATORI
Siamo nell’era della comunicazione, tutti connessi con gli altri, ma molto poco con noi stessi. Così, in questo mondo governato dagli algoritmi, i sognatori si riconoscono al primo sguardo e dagli occhi che luccicano anche in pieno giorno…
Ecco sotto torchio la poesia capolavoro dell’amico Andrea Melis. 

Io e Andrea Melis lavoriamo entrambi con alfabeto e inchiostro. Lui scrive, io stampo. Entrambi in passato abbiamo sognato una vita diversa, un lavoro diverso e quel sogno ce lo siamo andati a prendere rischiando il certo per l’incerto.
Nella bio di Andrea si legge: “Avevo tutto quello che serve a vivere, ma non riuscivo a sopravvivere più al richiamo dei miei sogni”. Così i suoi sogni si sono realizzati: da operatore in un call center al self publishing, fino a Feltrinelli Editore.

“noi siamo sognatori
ci riconosciamo al primo sguardo
ci luccicano gli occhi anche in pieno giorno”

È lì, ma non si sa come o per quanto.

Non è abbastanza. Perché serve un professionista, con un preciso sguardo autoriale, per realizzare una fotografia che non sia semplicemente bella, ma che abbia un senso, una progettualità, un racconto. Durante la durata di RICORDI più di 450 persone si sono fatte fotografare.

La fotografia, così come la tipografia artigianale, è una traccia lasciata su un percorso, la testimonianza di un momento, un attimo, una lancetta che ferma il tempo. E quando una foto la puoi tenere tra le mani, anziché guardarla attraverso lo schermo di uno smartphone, bhè, quella è magia.

Ancora una poesia bellissima di Andrea Melis, ancora carta e inchiostro per queste parole che ci ricordano che sognare è la rivoluzione più bella da mettere in atto.

Come sempre, tiratura limitata. Ne esistono 65 esemplari, inchiostrati e stampati manualmente con tirabozze tipografico, su carta cotone fatta a mano dal Museo della Carta di Mele (GE).

Il suo ultimo libro si chiama “Libertà. Storie di rivoluzionari per ragazzi che vogliono cambiare il mondo”, uscito nel 2020 per Feltrinelli Editore.

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