Vi siete mai chiesti chi disegna i caratteri che utilizziamo ogni giorno? Cosa hanno in comune un cassetto impolverato pieno di caratteri di piombo, un foglio di caratteri trasferibili e un font digitale? Una metropoli di cose.
Ma facciamo un passo indietro…
Spresiano, Treviso, 1960. Renato Bernardi, imprenditore di origini veronesi, fonda Reber. Stiamo parlando di una delle maggiori aziende internazionali di trasferibili, per molti anni sui tavoli di milioni di progettisti e creativi. L’amicizia e la stima profonda tra Bernardi e Aldo Novarese (disegnatore di caratteri per le Fonderie Nebiolo di Torino) si traduce in una collaborazione straordinaria. Così a partire dal 1969 i caratteri tipografici Nebiolo, nati per il piombo, entrano nel mondo dei trasferibili, elementi chiave della realtà pubblicitaria di quegli anni.
Il carattere Metropol viene disegnato da Aldo Novarese per le Fonderie Nebiolo nel 1967. Nel 1971 entra nel catalogo Reber R41.
“Oggi come non mai la forma di un carattere viene determinata non soltanto per soddisfare una esigenza estetica, ma per rispondere insieme ad un criterio universale di accettazione. Metropol ha la voce dei grattacieli, del traffico, della città che non dorme mai: un vero e proprio tuffo nella modernità.”
Un tuffo nella modernità… ma con un immancabile rimando alle origini, la cifra insostituibile del modus operandi di Novarese. Nella sua presentazione, infatti, lo descrive dicendo che: “Pubblicità e titoli di quotidiani e riviste subiscono il fascino di questo carattere,
Con Caterina di R41 abbiamo deciso di rendere omaggio a questo carattere meraviglioso. Sono stati mesi di confronto, idee, progettazione. Ci siamo appassionate alla storia di Novarese e abbiamo scavato dentro ad archivi e documenti storici preziosissimi, cominciando in primis con lo specimen inviatomi da R41.
Da questa bellissima collaborazione è nato un poster.
Anzi, più che un poster, il risultato è il frutto globale di studio, scambio e ricerca. Non chiedetemi quante ore di composizione sono servite, perché sono davvero incalcolabili. Mesi di confronto e progettazione, di risate dall’altra parte della cornetta (sì, ci piace chiamarla cornetta) e di commozione nel vedere per la prima volta il risultato di un lavoro faticosissimo, ma denso di storia .
Eccolo, il poster Metropol, composto e stampato interamente a mano con tirabozze tipografico. Il formato è 35×50 cm ed è stato stampato su carta Fedrigoni Arena.
Prima ho menzionato lo specimen che mi ha inviato Caterina da R41.
Lo specimen è un depliant o una pubblicazione cartacea che originariamente serviva per promuovere l’uscita di un nuovo carattere. I tipografi, prima di acquistare le polizze di caratteri, avevano bisogno di capire la resa del carattere stampato – non solo la dimensione ma anche il design.
Una parte fondamentale della progettualità creativa di chi ha da sempre lavorato con le parole
Come sempre, tiratura limitata. Ne esistono 65 esemplari, inchiostrati e stampati manualmente con tirabozze tipografico, su carta cotone fatta a mano dal Museo della Carta di Mele (GE).
Chi acquista il poster (in vendita sul loro sito) riceve un pack speciale con:
– Poster
– Trasferibili del Metropol in 2 colori
– Pennetta per trasferibile
– Cartolina con storia e descrizione del prodotto
– Font digitale Metropol